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Unite contro il ‘gender gap’: l’impegno della regista fiorentina Chiara Tilesi. 

Unite contro il ‘gender gap’: l’impegno della regista fiorentina Chiara Tilesi. 

Il film che ha prodotto Tell it like a woman è stato presentato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Oggi è in programma a Firenze alla giornata Intelletto delle donne

La colonna sonora Applause del film Tell it like a Woman di Chiara Tilesi ha ricevuto la nomination all’Oscar. Applause è stata scritta di Diane Warren e interpretata da Sofia Carson.

Incontriamo Chiara Tilesi, regista e produttrice fiorentina, partita per Los Angeles venticinque anni fa per realizzare il suo sogno, lavorare nel cinema. Chiara sarà ospite a Firenze nella giornata-evento “Intelletto delle donne” organizzata dalla Toscana delle Donne, progetto della Regione Toscana per la parità di genere, in occasione della Festa dell’Europa.

Nel 2016 Chiara ha fondato l’associazione no profit We Do It Together (WDIT) che combatte la discriminazione delle donne attraverso progetti cinematografici e televisivi. Tell it like a Woman, in programma il 9 maggio in occasione dell’“Intelletto delle donne”, ha suscitato l’interesse anche dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove è stato presentato in anteprima in marzo.

Tell it like a woman — co-prodotto da WDIT con la Iervolino and Lady Bacardi, una casa di produzione italiana — è un lungometraggio realizzato dalle donne sulle donne pur rivolgendosi a tutti. Un cast di star internazionali tra cui Eva Longoria, la premio Oscar Marcia Gay Harden, Cara Delavigne, Jennifer Hudson, Margherita Buy. Sette corti d’autore, diretti da un gruppo di registe internazionali (per l’Italia Maria Sole Tognazzi) la pellicola riunisce sette storie di donne che abitano in diverse parti del mondo ma che, in comune, hanno la fatica e la lotta quotidiana per l’affermazione dei loro diritti.

Il film offre un percorso culturale alternativo rispetto alle consuete antitesi del femminile, tra la versione edulcorata, incentrata sul racconto della bellezza, e quella in chiave vittimistica. Come ha affermato Chiara Tilesi: «In realtà noi siamo molto di più: in noi c’è un universo di sfumature, una forza inesauribile. Teniamo lontana la retorica facendo parlare le persone e raccontando le loro storie».

Chiara, qual è il percorso che ti ha portato a Los Angeles e quali sono gli aspetti più interessanti del tuo lavoro nel cinema?

Sono arrivata negli Stati Uniti per studiare produzione cinematografica al Loyola Mary Mount University perché in quegli anni in Italia non esistevano scuole di formazione e a Los Angeles ho trovato accademie e scuole specializzate in questo ambito, tecnologicamente molto avanzate. Poi ho deciso di rimanere lì a vivere, perché l’ambiente professionale è molto stimolante. Del cinema mi interessa lo storytelling, la narrazione. Noi registi dobbiamo essere consapevoli che attraverso le produzioni cinematografiche e televisive contribuiamo a formare il Dna culturale di una società, creando dei codici socio-culturali. Aggiungo anche che noi siamo quello che ripetutamente vediamo. Mi ha entusiasmato la possibilità di dare vita ad una narrazione capace di trasmettere un messaggio importante per la società, diventando una ‘social impact film maker’.

In quanto donna hai incontrato anche tu ostacoli, resistenze o discriminazioni nel mondo cinematografico? 

Non solo come donna, ma anche come straniera, anche se sono orgogliosa di essere italiana. Spesso mi sono dovuta confrontare con discriminazione di genere. Quando ho iniziato la mia carriera di regista e produttrice mi sono stati proposti moltissimi progetti interessanti da parte di registe e attrici che non trovavano finanziamenti nel mondo della produzione cinematografica, dominata dal maschile. Solo il 7% del totale dei film è girato da donne e l’80% dei ruoli da protagonista è ricoperto da attori.  Per questo ho sentito l’urgenza di dare vita all’associazione We Do it Together, per contribuire a ‘cambiare’ queste percentuali. Da una ricerca delle Nazioni Unite (febbraio 2022) è emerso che alla velocità di oggi impiegheremo ancora 300 anni per colmare il ‘gender gap’ presente nelle nostre società!

A che punto è l’Italia in tema di ‘gender equality’?

L’Italia ha ancora molto da imparare . Negli Stati Uniti esiste una consapevolezza piuttosto diffusa. Spesso nel nostro Paese l’argomento viene accantonato. La percezione generale è che sia un problema superato, perché sul piano formale tutti riconoscono la parità di genere e il principio della non discriminazione. Ma ci sono anche dei segnali di attenzione soprattutto nel dibattito pubblico, per questo sono molto felice di partecipare con il mio film a questa giornata fiorentina tutta incentrata sul tema dei diritti, dell’autodeterminazione e della leadership femminile.

L’Italia è tristemente nota alle cronache per l’alta percentuale di femminicidi e su questo occorre lavorare soprattutto attraverso azioni di sensibilizzazione culturale, raccontando queste storie. La We Do It Together vuole essere presente a livello globale. Il 9 Maggio, durante la manifestazione “Intelletto delle Donne”, sarà annunciata la nascita della filiale italiana della quale siamo entusiaste!

Tell it like a Woman, il film che viene presentato a Firenze nel contesto del Woman20, ha già ricevuto importanti riconoscimenti internazionali. Te lo aspettavi?

Tell it like a Woman è stato un lavoro è stato girato in varie parti del mondo, nell’arco di sei anni, con tempi più lunghi del previsto per la pandemia che ha bloccato le riprese. È un film che parla di empowerment femminile, del processo di crescita a livello culturale e sociale. Il riconoscimento al film, oltre ad essere una gratificazione per me e il mio team dopo tanto duro lavoro, significa che i tempi sono maturi per diffondere una nuova consapevolezza sul tema e questo mi rende ancora più felice. La colonna sonora del film, Applause, scritta di Diane Warren e interpretata da Sofia Carson ha ricevuto la nomination all’Oscar di Los Angeles. 

L’associazione We Do It Together è cresciuta negli Stati Uniti ma con una prospettiva globale. 

La We Do It Together è una società di produzione cinematografica senza scopo di lucro creata per produrre film, documentari, TV e nuovi media dedicati all’emancipazione delle donne. Crediamo di poter creare un movimento di donne e uomini che cambierà il paradigma ormai obsoleto e discriminatorio che vediamo nei media di tutti i giorni. A partire dalle immagini e dai contenuti che veicoliamo, riteniamo che questo movimento possa sovvertire l’emarginazione delle donne in tutto il mondo. I proventi della We Do It Together serviranno per produrre altri film “di donne” e “sulle donne”. Siamo la metà della popolazione del mondo, è arrivato il momento di fare sentire la nostra voce!

Tante le iniziative che porteremo avanti in vari Paesi per tutte le donne del mondo, sperando che in un futuro non esista più il concetto sociale di distinzione fra generi ma che saremo tutti considerati individui con le stesse possibilità.

Articolo di Claudia Rusconi

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