Now Reading
Oliviero Toscani al Festival dei Popoli: il confine sottile tra arte e messinscena

Oliviero Toscani
al Festival dei Popoli: il confine sottile tra arte e messinscena

Il docufilm di Manfredi Lucibello “Il complotto di Tirana” al Festival dei Popoli e la truffa al mercato dell’arte di Marco Lavagetto

In occasione del Festival dei Popoli al cinema la Compagnia, Il regista fiorentino Manfredi Lucibello presenta il suo documentario “Il complotto di Tirana”, svelando come l’arte sappia essere senza limiti. Ma torniamo indietro nel tempo. Nel 2000 Oliviero Toscani viene invitato dal critico d’arte Giancarlo Politi a curare una sezione della prima edizione della Biennale di Tirana, presieduta dal sindaco Edi Rama. Il celebre fotografo presenta quattro artisti inventati, personaggi controversi ed eticamente scomodi, specchio dei disagi sociali dei nostri tempi.

In realtà dietro il nome del noto e amato fotografo si cela Marco Lavagetto, artista poliedrico di provincia dalle molteplici personalità, autore e nel contempo spettatore di sé stesso. Ricorda il personaggio di una pièce teatrale in una commedia pirandelliana per una sciarada difficile da districare, che lascia increduli sulla sua riuscita. Toscani, coinvolto in prima persona in questo furto d’identità, si sofferma a giochi fatti sull’aspetto sociale e psicologico di questa “performance” con una riflessione sull’arte, la sua definizione e sul concetto di personalità umana, riconoscendo nel provocatorio la vera scintilla della comunicazione. Il docufilm rivela il confine sottile tra Arte e messinscena, in una stretta relazione tra realtà e menzogna, dimostrando che ogni cosa può essere hackerata.

Dunque chapeau! all’artista ignoto, a chi è riuscito a mettere in crisi l’ordine apparente del sistema e la sua élite, dando voce e visibilità a chi noto non è, ma geniale di certo.

Manfredi Lucibellocosa l’ha spinta a raccontare questo episodio artistico? 

Quando ho scoperto questa storia incredibile ho capito che portava con sé tutto il fascino per essere raccontata attraverso il mezzo cinematografico. Mi sono chiesto: “perché nessuno ne ha mai parlato?” C’era ancora il processo, appena è andato in prescrizione chi era coinvolto si è potuto esprimere. Prendendosi poco sul serio si possono raccontare fatti importanti, col tono della commedia non sono mai stato così serio.

Ha mai avuto l’impressione di essere truffato anche lei da M. Lavagetto?

Siamo stati tutti coinvolti in questo grande teatro dell’assurdo. Eravamo sia spettatori che attori di questo spettacolo, era una truffa continua ma a volte è piacevole essere truffati. Ci siamo divertiti moltissimo e siamo stati tutti al gioco. 

All’interno del film il vero Oliviero Toscani riporta un’analisi psicologica profonda dei fatti dicendo “Io non avrei saputo fare meglio”. 

Toscani è stato assolutamente divertito e l’ha riconosciuta come una potente performance artistica.

Qual è il vero artista? 

Toscani è un grandissimo artista, un uomo estremamente brillante che conosce l’essere umano e il mercato dell’arte, un gigante nella comunicazione. Il suo pensiero sulla morale lo conferma. Ma in questo film c’è un grande omaggio a un altro grande uomo dell’arte, intesa nel suo senso più puro, Marco Lavagetto. Non ha mai guadagnato con le sue opere e lo ha fatto solo per l’arte, senza mercato. 

Chi sarebbe dunque il vero truffato?

In questo mondo il vero truffato è il truffatore, ovvero il mercato dell’arte.

What's Your Reaction?
Fantastico
1
Molto interessante
4
Mi piace
0
Mah
0
Non mi piace
0

© 2023 Seeds of Florence. All Rights Reserved.
Seeds of Florence, via Bolognese 38, 50014 Fiesole. P.Iva 07077080484
Seeds of Florence è un periodico quadrimestrale iscritto al ROC n. 36861 proc. n. 1225843
Powered by meltin'Concept

Privacy Policy - Cookie Policy

Scroll To Top