E se il metro della scienza fosse la bellezza?
“Cercare il bello coincideva con l'idea stessa di cercare il bene” (Platone)
Nella notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, Bright Night punta un faro di attenzione sulla scienza e sulla ricerca. L’iniziativa, ideata nel 2005 dalla Commissione Europea, è stata pensata per divulgare la cultura scientifica ed il prezioso valore e contributo che apporta alla società, oggi come ieri.
Una notte in cui, contemporaneamente in tutta Europa, la città si trasforma in laboratorio per diffondere le meraviglie di questa disciplina, un’occasione di incontro tra cittadini e i protagonisti di questo settore, trasmettendone la sorprendente bellezza.
È un momento prezioso per introdurre i giovani a questo universo come stimolo alla scoperta e ci si potrà lasciare ritrarre da robot pittori o dialogare al tavolo con una chatbot.
BRIGHT è l’acronimo di “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca) che insieme a NIGHT riassume al meglio l’idea dell’iniziativa, illuminare con la conoscenza.
Con il patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca l’iniziativa coinvolge gli Atenei, l’Università di Firenze, Pisa e Siena le Scuole di Alta Formazione, gli Enti di Ricerca toscani. Circa un migliaio di ricercatori popoleranno le piazze delle principiali città toscane con eventi, passeggiate a tema, mostre e spettacoli. Ma anche dimostrazioni, laboratori e proiezioni di documentari. Si viaggerà tra scienza ed estetica, scoprendo inaspettate relazioni.
Unveiling: un dialogo tra scienza e bellezza è possibile?
Environmental Humanities è l’insieme di discipline umanistiche come filosofia, antropologia, sociologia, storia ambientale che si incontrano con le scienze naturali.
Unveiling per Bright Night ne è un esempio, qui filosofia e biologia collaborano a tutela della biodiversità a rischio ambientale. É un progetto giovane e inedito dell’Università di Firenze che si interroga sul ruolo che la bellezza ricopre nella ricerca, a favore della progettazione di strategie efficaci di conservazione biologica.
È un’indagine su estetica e mappe mentali per la creazione di metodi a salvaguardia della fauna a rischio, in questo caso le farfalle europee, simbolo assoluto di bellezza in estinzione. Non tutte le specie naturali infatti godono della stessa tutela.
È possibile rieducare il nostro concetto di estetica in modo da permettere ad ogni sfumatura di “bello” la sua sopravvivenza?
Il progetto è coordinato dai ricercatori del Dipartimento di Lettere e Filosofia e di Biologia di Firenze e permette attraverso un test avvincente, simile a una Call to action al pubblico, di analizzare la percezione del bello, definendo con un punteggio alcuni esemplari di farfalle e descrivendo che emozioni suscitano osservandole.
Unveiling raccoglie dati sia attraverso il test di selezione cognitiva, emotiva percettiva, sia analizzando foto di farfalle. In questo modo arricchiscono l’archivio scientifico permettendo alla ricerca di possedere più materiale di studio. L’obiettivo è offrire un vantaggio a oasi naturalistiche e centri di ricerca, fornendo strumenti di analisi per la salvaguardia di specie in pericolo andando ad integrare le liste di protezione internazionale.
Che ruolo gioca la bellezza per la tutela di una specie? Il progetto veicola un messaggio ben più profondo, ovvero quanto la scienza possa meravigliare, sorprendere, creare empatia svelando il ruolo nascosto dell’estetica, anche attraverso un’analisi filosofica ed emozionale.
Se per Platone “Cercare il bello coincideva con l’idea stessa di cercare il bene” bello e bene si identificano l’uno nell’altro.
Per questo dunque tendiamo a preferirlo?
Leggi il Programma Bright Night 2023!
di Gaia Carnesi