Il set hollywoodiano del giovane artista di Venice Beach ha incantato il pubblico fiorentino
In tempi di rinnovamento anche il vecchio sogno americano sembra evolversi e di questa evoluzione si fa portavoce il giovane e brillante creativo rivelazione del momento, Eli Russell Linnetz. Saldo alle sue radici e con un velo di nostalgia per un’epoca lontana, il poliedrico artista esplora il vasto mondo culturale e dell’arte scivolando sinuoso tra fotografia, cinema, moda e musica. È l’esempio vivente della libera espressione, del coraggio delle proprie idee che non si riduce a scopi economici ma vive per il gusto di rappresentare, anzi urlare, il proprio pensiero rivelando tutta la sua fantasia.

Nato a Venice Beach, quartiere di Los Angeles, il talentuoso Eli si è laureato alla USC School of Cinematic Arts ed emerge come regista e sceneggiatore, vantando ben presto un’eclettica e diffusa partecipazione nel mondo dello spettacolo. Il suo imprinting principalmente registico traspare nell’abitudine di mescolare il cinema alla moda e alla musica, diventando il suo marchio di fabbrica. La sua particolarità sta infatti nel creare piccoli racconti all’interno delle rappresentazioni, di qualunque forma esse siano.
Ha lavorato al fianco di Woody Allen, Lady Gaga, Kanye West, Tyga e molti altri dirigendoli in videoclip ed inserendosi a 360 gradi nel selettivo tessuto dello show business. Ha vinto importanti premi internazionali come il Karl Lagerfeld nel campo del LVMH Prize nel 2022 e nello stesso anno ha debuttato insieme a Kim Jones in collaborazione con DIOR, per la collezione uomo Spring 2023 che ne ha decretato l’ascesa. La rapidità con cui si impone sulle scene mondiali vola su ali internazionali.
Le onde californiane di Eli Russell Linnetz sono arrivate infatti fino alla culla del Rinascimento, in occasione dell’edizione 104 di Pitti Uomo. Il giovane e già navigato creativo è stato protagonista esclusivo dell’ultima edizione di Pitti Image nelle vesti di guest designer e la sua installazione ne ha arricchito il volto.
La Statua della Libertà, avvolta da impalcature e operai, nella riproduzione di un cantiere curioso e apparentemente attivo, è affiorata durante i giorni della manifestazione.
Attraverso una vera e propria scenografia da set hollywoodiano che, catastrofica, sprofonda nel bel mezzo del piazzale, ha creato un chiaro richiamo al capolavoro cinematografico de “Il Pianeta delle scimmie” di Franklin J. Schaffner del 1968 riletto in chiave decadente e visionaria.
Eli reinterpreta simboli, immaginari e luoghi comuni con vena ironica e creativa e forse è proprio questo il suo punto di forza. I suoi sono dejà vu stellari che sposano fantascienza ad arte con un gusto spesso ludico. Si occupa personalmente di realizzare i casting e le campagne del brand, specialmente degli shooting fotografici.
Eli Russel Linnetz fonda nel 2020 ERL, il brand in cui si mescolano cultura street a sportswear, sdoganando così i più alti marchi di moda.
L’arte eclettica di Eli Russell Linnetz è un esempio di creatività libera, provocatoria ma costruttiva, disinteressata alle tendenze e che si diverte a mettere in discussione gli stereotipi del suo paese inventando nuovi universi, non a caso il tema da lui selezionato è stato “Make Believe” (facciamo finta che…). Come lui stesso afferma è proprio dall’industria cinematografica che deriva l’idea del “making believe”: far credere, fare finta, costruire sogni su un palcoscenico dove non è sempre facile farli diventare realtà.
Ma il forte potere del suo immaginario e la formazione nel mondo del cinema riesce ad esprimersi anche nelle collezioni di moda che trasforma in occasioni in cui contestualizzare eventi del presente come la guerra, strizzando l’occhio al “sogno americano” con nostalgia, mentre il passato allunga lo sguardo al futuro con curiosità attraverso gioco e divertimento. Animano le sue creazioni gli stereotipi e le icone del suo paese, scegliendo i più noti ed emblematici agli occhi del pubblico mondiale come i giocatori di football, i punk, gli skater fino agli hippie.
ERL riesce a conciliare cultura e controculture, senza aver mai paura di osare. Va controcorrente, ama le sfide e le accoglie con coraggio trasformandole in trionfi. Con lui si riesce a respirare il mare della lontana California, surfando su onde di libera creatività e a noi sembra di sentirne il profumo.
Articolo di Gaia Carnesi.