Un incubatore artistico
dedicato alla creatività femminile:
«Insieme siamo più forti!»
Faf Female arts of Florence non è solo una sigla, ma un progetto artistico virtuoso in uno spazio polivalente dedicato alle Arti. Nato nel fervido quartiere di San Frediano a Firenze, Faf si trova a due passi dall’Arno dal quale sembra attingere l’energia che trasmette. Il luogo, di proprietà dell’architetto e pittore Guido Del Fungo, per molti anni è stato la sua galleria d’arte. Poi si è trasformato in un bar per tornare successivamente alle sue origini… l’arte! Con una ristrutturazione che lo ha convertito in un openspace di 100 m2 Faf oggi è articolato su più ambienti.
Al piano superiore si trovano una galleria, un punto vendita, un ministudio e postazioni di coworking. Il piano inferiore è dedicato ai laboratori, attività di wellness ed eventi privati. È un luogo vivace e cosmopolita, dal gusto pop dove si organizzano happening e mostre, realizzate anche grazie ai prestiti di generosi collezionisti del territorio.
Faf nasce dall’esperienza di Giulia Castagnoli che, dopo una lunga carriera come graphic designer e screen-printer, ha voluto realizzare uno spazio polivalente in cui l’Arte fosse accessibile a tutti, in una dimensione non convenzionale, portatrice di valori importanti quali l’inclusione, la condivisione e la libera espressione.
L’obiettivo è promuovere l’arte contemporanea e sostenere le identità sociali che faticano a trovare un loro spazio.
Per questo possiamo considerare la proposta di Faf all’avanguardia nel panorama fiorentino, per il suo taglio poliedrico dal sapore internazionale.
Particolarmente sensibile al tema della discriminazione e della parità di genere, Giulia Castagnoli ha voluto che il suo progetto fosse anche un’occasione di riscatto per le donne che lavorano nel mondo dell’arte e della cultura, in nome di tutte coloro che hanno lottato e lottano per essere considerate al pari dei loro colleghi uomini.
Giulia come nasce
il progetto multiculturale Faf?
Come artista/designer mi sono imbattuta spesso nelle difficoltà di aprire uno studio, di promuovere il mio lavoro, di fare investimenti per aumentare le vendite. Dopo 20 anni di attività ho capito che oggi il mercato è saturo a causa dell’enorme quantità di liberi professionisti. Artisti e artigiani hanno difficoltà a trovare dei consulenti che abbiano le giuste competenze. La competizione è sfrenata, le dinamiche a volte ingestibili. Allora ho pensato che potevo dare vita ad una associazione culturale dove ognuno potesse mettere a frutto le proprie competenze e allo stesso tempo sostenere il progetto in termini economici e di tempo.
Secondo Lei quali sono le caratteristiche della leadership femminile?
Credo che la leadership femminile sia caratterizzata da una innata capacità di gestire più attività in contemporanea. Inoltre siamo più inclini alla socialità e cooperazione, siamo empatiche, attente all’inclusione e al lavoro di squadra. È anche vero che questo atteggiamento comporta un approccio emotivo che a volte può limitarci nella gestione, collaborazione e relazione con gli altri, ma possiamo imparare a servircene senza esserne troppo condizionate. La mia più grande aspirazione è valorizzare la femminilità nel mondo del lavoro, dove ancora oggi vengono richieste abilità prettamente maschili.
Faf è una realtà cosmopolita, poiché ogni artista al suo interno proviene da paesi di culture diverse. Come conciliate le differenze?
Le differenze culturali al momento hanno creato soltanto vantaggi! Ognuno contribuisce ad una visione più ampia della creatività e ne beneficia la qualità dell’offerta. Le uniche differenze che possono manifestarsi riguardano le donne, perché alcune culture offrono una maggior libertà e altre meno. Ma il nostro motto è «Insieme siamo più forti» e forse è proprio questo il nostro asso nella manica!
(Articolo di Gaia Carnesi)