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Navigando verso un futuro sostenibile: la missione della nave Amerigo Vespucci

Navigando verso un futuro sostenibile:
la missione della nave Amerigo Vespucci


«Non chi comincia ma quel che perservera»


Il giro del mondo della ‘signora dei mari’: promuoverà la cultura italiana e la sostenibilità ambientale.

Il mondo oramai sempre più interconnesso in cui viviamo ha ridotto sensibilmente le distanze che separano le terre e le diverse aree del nostro pianeta. La nascita e lo sviluppo dei sofisticati mezzi di trasporto, così come la diffusione di sistemi e strumenti tecnologici, ha permesso di abbandonare le classiche forme di navigazione, che storicamente hanno rappresentato il paese, in favore di quelle moderne, agevoli ma in molti casi anche meno sostenibili. Proprio da questo impulso nasce l’iniziativa della Marina Militare, da sempre attenta alla tutela dei diritti del mare e della sostenibilità ambientale, la quale ha deciso di compiere un importante viaggio lungo 20 mesi che porterà la famosa imbarcazione “Amerigo Vespucci” in giro per il mondo, toccando i porti delle principali città in 28 tappe nei cinque continenti. Un’avventura unica che incarna la bellezza dell’arte e della cultura del Made in Italy, guardando alla responsabilità verso l’ambiente, oggi più che mai al centro di importanti dibattiti.

L’Amerigo Vespucci, definita da molti l’imbarcazione più bella esistente, è un’autentica icona della storia marittima italiana, impegnata fin dalla sua nascita verso il sociale. Costruita nel 1931 come nave scuola, è stata battezzata in onore del celebre esploratore e navigatore fiorentino, a cui si deve la scoperta del nuovo continente, erroneamente attribuito a quello asiatico da Cristoforo Colombo. L’estetica inconfondibile e la sua maestosità la rendono senza dubbio il fiore all’occhiello della Marina Militare. Con una lunghezza complessiva di 101 metri e la sua classica struttura ancora perfettamente intatta, il veliero annovera numerose esplorazioni nel corso della storia, diventando il simbolo dell’attività degli italiani riconosciuti popolo di navigatori.

Partita dal porto di Genova in seguito a una grande cerimonia di inaugurazione con la partecipazione del capo di stato maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino, insieme ai ministri della difesa, del turismo, della cultura, dell’agricoltura e dello sport, il leggendario veliero ha issato le sue maestose vele per raggiungere i mari di tutto il mondo. La spedizione, che vede coinvolti il personale delle forze armate marittime di Livorno insieme al suo storico equipaggiamento, porta con sé lo scopo di promuovere lo stile di vita che ha reso l’Italia celebre all’estero, facendosi vero e proprio ambasciatore del patrimonio enogastronomico e artistico, della moda e della tecnologia tipica del Bel Paese e di farsi esempio concreto di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente marino.

Dopo più di 20 anni la “signora dei mari”, già da tempo ambasciatrice dell’UNESCO  e dell’IMO (Organizzazione marittima internazionale) affronterà, quindi, un nuovo giro del mondo. Sono 28 i porti in cui la nave verrà ancorata, dall’Europa tra Marsiglia in Francia e Las Palmas in Spagna verso il continente africano a Capo Verde e in Senegal. Il viaggio condurrà poi il Vespucci lungo la rotta delle isole caraibiche e nei paesi dell’America Latina, risalendo per giungere in Oriente con fermate in Giappone e nelle Filippine.

Da lì l’Australia ospiterà l’imbarcazione che riprenderà la rotta alla volta dell’Indonesia, toccando Mumbai e le principali città del Medio Oriente tra Doha e Abu Dhabi per poi fare ritorno in Europa e concludere la sua straordinaria avventure nel febbraio del 2025 al porto di La Spezia. In ogni approdo saranno allestiti dei village, veri e propri spazi espositivi dedicati alla promozione del Made in Italy, con eventi, mostre e iniziative specificamente realizzate per l’occasione, dando così la possibilità di far toccare con mano un pezzo di Italia in ogni città coinvolta, mentre all’interno della nave team di ricercatori ed esperti saranno impegnati nello studio di pratiche di navigazione ecosostenibile.

Oggi, l’Unità più longeva del corpo delle forze armate è ambasciatore UNICEF e al sostegno attivo di organizzazioni quali ONU e UNESCO, di cui è fedele sostenitrice del progetto “Decade of Ocean Science for Sustainable Development”. L’iniziativa che il comandante della nave, Luigi Romagnoli, e il suo equipaggiamento hanno deciso di abbracciare, testimonia l’impegno a contrastare l’inquinamento degli oceani, rispettando le acque di tutto il mondo e dotandosi di sistemi particolarmente efficienti in accordo con ricercatori e scienziati che saranno impegnati per i i mesi di viaggio in attività di costante studio.

Guidata dal vento e dalla maestria del suo equipaggio, il viaggio che la Vespucci ha intrapreso rappresenta il connubio perfetto tra avventura e responsabilità, storia e innovazione. Una spedizione unica che ci ricorda come esplorare il globo terrestre sia ancora oggi possibile riducendo il proprio impatto e che ci invita a impegnarsi per preservare e diffondere la bellezza, affrontando le moderne sfide globali nel rispetto dell’ambiente e del mare verso un’era marittima più ecologica e sostenibile.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della Marina Militare Italiana per le immagini.

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