Il conferimento del Premio alla carriera alla XIV mostra internazionale di Florence Biennale
“Non dimentico mai che l’uomo è la misura di tutte le cose“ (Santiago Calatrava)
Grazie mille per la vostra accoglienza! Con queste parole Santiago Calatrava ha ringraziato il pubblico che lo ha lungamente applaudito alzandosi in piedi. L’architetto spagnolo, artista poliedrico che esprime il proprio talento rivolgendosi all’arte in tutte le sue forme, ieri ha ricevuto il conferimento del Premio “Leonardo da Vinci” alla carriera alla XIV Mostra internazionale Florence Biennale, con la seguente motivazione: «Il Premio è il tributo di Florence Biennale a uno architetti più influenti del nostro tempo e il riconoscimento della sua audace sperimentazione, del suo straordinario talento e della sua ingegnosa capacità di combinare architettura e arte in progetti concepiti e realizzati in armonia con la natura e orientati verso gli ideali di bellezza».
Prima del riconoscimento Calatrava ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera, ricordando al pubblico gli inizi della sua professione quando progettava pensiline, balconi, piccoli lavori, fermate dell’autobus con la stessa dedizione ed entusiasmo con cui avrebbe realizzato in seguito ponti, stazioni, centri culturali, musei e «senza mai pensare alla grandezza dell’oggetto a cui mi stavo dedicando. Una volta mentre stavo progettando la stazione ferroviaria in Belgio dissi a un amico che avrei potuto dedicarmi ai disegni degli Yatch. Lui mi rispose: “Ne fais pas les bateaux pour les riches, fais les gares pour les pauvres!” E con questa fede ho continuato a dedicarmi ai miei progetti, ai ponti sui quali passano milioni di vetture al giorno, alle stazioni e ai musei che accolgono milioni di visitatori l’anno. Nella mia professione, la massima gratificazione deriva dalla creazione di opere che coniugano bellezza e utilità, servendo il bene comune».
La Città delle Arti e della Scienza progettata da Santiago Calatrava, occupa una superficie di 350.000 m2.
Di tutte le opere dell’architetto spagnolo questa è forse l’esempio più rappresentativo della sua architettura perché unisce la bellezza delle forme alla grandiosità della struttura.
L’opera sorge sull’antico letto del fiume Turia, non troppo lontano dal mare e si divide in cinque aree all’interno delle quali è possibile fare praticamente di tutto: assistere a un’esibizione dell’opera, ascoltare musica, visitare un museo, appassionarsi di fronte all’acquario più grande d’Europa, o anche semplicemente passeggiare nell’Umbracle, l’enorme giardino che circonda la Città.
Nel ringraziare del premio ricevuto, Calatrava ha poi voluto riflettere ad alta voce sul significato della parola ‘architetto’ «un vocabolo composto da due diverse parole, arkhi che in sanscrito significa autorità, e tékton che deriva dal greco e significa lavoratore. Ma in quest’ultima parte c’è anche una componente trascendente. Per cui – ha concluso – possiamo dire che l’architetto è colui che guida i lavoratori, con l’aiuto di Dio. Nel mio lavoro c’è sempre stato lo spazio per la scultura e la pittura che ho continuato a coltivare per tutta la vita. Durante questi laboratori di forme sono nati molti dei miei progetti architettonici. Lo spazio è l’attributo più bello dell’architettura, è lì che va oltre la scultura perché ci avvolge, conformandosi alle nostre grandezze».
In qualità di Ospite d’Onore Calatrava ha anche uno spazio espositivo dedicato, all’interno del Padiglione Cavaniglia, a 23 anni dalla sua ultima esposizione fiorentina, nel 2000 a Palazzo Strozzi. In mostra sono presentati una decina di modelli di opere architettoniche, alcune realizzate e altri ancora in fase di sviluppo. Tra le opere esposte, troviamo il modello del ponte pedonale sull’Arno vicino al Parco delle Cascine a Firenze e tre modelli di progetti per la stazione ferroviaria ad alta velocità del capoluogo toscano. Santiago Calatrava, uno dei più influenti architetti degli ultimi 50 anni, è noto per un’architettura che rispetta la forza della natura e spesso propone soluzioni formali audaci e innovative.
Thank you very much for your warm welcome! With these words, Santiago Calatrava expressed his gratitude to the audience, who responded with prolonged applause and standing ovations. The versatile Spanish architect, a true polymath who channels his artistic talents into various forms of art, received the “Leonardo da Vinci” Career Award at the XIV International Florence Biennale. The award was presented with the following justification: “The award is Florence Biennale’s tribute to one of the most influential architects of our time, recognizing his bold experimentation, extraordinary talent, and ingenious ability to blend architecture and art in projects conceived and executed in harmony with nature and oriented towards ideals of beauty.” Before receiving this prestigious recognition, Calatrava reflected on the key
milestones of his career, recalling the early days when he designed bus shelters, balconies, and various small projects with the same dedication and enthusiasm that he would later pour into designing bridges, train stations, cultural centers, and museums. He recounted a moment when he was designing a railway station in Belgium and told to a friend that he could have pursued yacht design. His friend’s response was, “Do not make boats for the rich; make train stations for the poor!” And so it was, Calatrava continued dedicating himself to his projects, whether they were massive bridges carrying millions of vehicles daily, train stations, or museums that welcomed millions of visitors annually. In his profession, the greatest reward comes from creating works that combine beauty and functionality, ultimately serving the common good.